Interrogazione a risposta immediata 3.02004 del 10 gennaio 2012

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Interrogazione a risposta immediata 3.02004 del 10 gennaio 2012
Presentata dall’on. Luigi Muro
Risposta in Aula mercoledì 11 gennaio 2012
Iniziative per la salvaguardia delle graduatorie di merito e per l’immediato assorbimento delle graduatorie vigenti da parte del Ministero dello sviluppo economico con riferimento al concorso pubblico a 107 posti bandito nell’ottobre 2008 dall’Istituto nazionale per il commercio estero

Al Ministro dello sviluppo economico.

Per sapere – premesso che:

l’Istituto nazionale per il commercio estero ha bandito nell’ottobre 2008, previa autorizzazione della Presidenza del Consiglio dei ministri, un concorso pubblico a 107 posti area funzionale C, posizione economica C1;
la graduatoria finale di merito è stata pubblicata in Gazzetta ufficiale il 30 aprile 2010;
da allora, nonostante sia trascorso oltre un anno, l’Istituto nazionale per il commercio estero, nel rispetto della normativa vigente, ha potuto assumere solo le prima 4 unità, su un totale di 107 vincitori;
il concorso pubblico bandito dall’Istituto nazionale per il commercio estero ha comportato un notevole dispendio di risorse pubbliche e fondi dell’istituto, attraverso la realizzazione di complesse procedure di selezione che hanno coinvolto oltre 15.000 giovani impegnati in numerose ed articolate prove di economia internazionale, marketing, politica economica, tecnica degli scambi, diritto amministrativo, lingue straniere;
le procedure di selezione, protratte per quasi due anni, hanno comportato per gli oltre cento vincitori un imponente sacrificio personale in termine di risorse economiche, umane e professionali;
tale investimento per il superamento delle prove selettive ha rappresentato per i giovani vincitori un importane segnale di fiducia nelle istituzioni e nelle prospettive professionali qualificate da esse offerte;
il decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 111 del 2011, ha previsto la soppressione dell’Istituto nazionale per il commercio estero, abrogando la legge n. 68 del 1997 e sancendo il passaggio delle funzioni precedentemente svolte dall’istituto, del personale di ruolo, delle risorse strumentali e finanziarie al Ministero dello sviluppo economico ed il passaggio delle risorse strumentali ed umane degli uffici della rete estera al Ministero degli affari esteri;
in particolare, il comma 18 dell’articolo 14 del sopra citato decreto-legge stabilisce che «le funzioni attribuite all’ICE dalla normativa vigente e le inerenti risorse di personale, finanziarie e strumentali, compresi i relativi rapporti giuridici attivi e passivi, sono trasferiti, senza che sia esperita alcuna procedura di liquidazione, anche giudiziale, al Ministero dello sviluppo economico»;
nel suddetto decreto-legge nulla viene disposto in ordine al regime transitorio né, tantomeno, in ordine alla tutela del personale a tempo determinato con contratto di lavoro atipico, all’assunzione dei vincitori di concorso e relativa tutela delle graduatorie di merito, già aperte con le prime 4 assunzioni;
inoltre, il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 7 luglio 2011, recante «Autorizzazione ad assumere a tempo indeterminato e a trattenere in servizio unità di personale per le esigenze di varie amministrazioni dello Stato», autorizza l’istituto, all’indomani della sua soppressione, ad assumere n. 12 unità -:

quali urgenti iniziative intenda assumere per garantire la tutela della validità delle graduatorie di merito e l’immediato assorbimento delle graduatorie vigenti da parte del Ministero dello sviluppo economico, al pari di tutti i rapporti giuridici attivi e passivi facenti capo all’Istituto nazionale per il commercio estero, al fine di garantire effettiva parità di trattamento con i vincitori già assunti, anche attraverso la riorganizzazione delle risorse umane e funzionali del Ministero dello sviluppo economico.


Risposta in Aula – Mercoledì 11 gennaio 2012

Illustrazione dell’on. Luigi Muro

Signor Presidente, se posso brevemente autoqualificare la mia interrogazione la collocherei nell’alveo del leale rapporto tra Parlamento e Governo, che sono certo sia un rapporto di reciprocità. Mi riferisco nel caso specifico ad un concorso bandito, secondo le norme regolarmente, dall’ICE (Istituto per il commercio estero) nel 2008 con 107 posti di area funzionale C; la graduatoria è stata pubblicata il 30 aprile 2010; successivamente (teniamo presente che hanno partecipato quindicimila cittadini a queste selezioni) con legge n. 111 del 2011 l’ICE è stato soppresso, ma il giorno dopo, con un decreto della Presidenza del Consiglio del 7 luglio 2011, è stata autorizzata l’assunzione di ulteriori unità per le esigenze di varie amministrazioni dello Stato. Il decreto di soppressione prevedeva il trasferimento di tutti i rapporti attivi e passivi dall’ICE al Ministero dello sviluppo economico. Ora io dico: se ciò era previsto dalla norma, cosa intende fare il Governo affinché, in un momento di così grave crisi occupazionale, si dia seguito non solo ad una naturale esigenza di lavoro ma anche a una norma che prevedeva il subentro in tutte le posizione attive e passive?

Risposta del Ministro per i rapporti con il Parlamento, Dino Piero Giarda

Signor Presidente, rispondo all’interrogazione leggendole per conto del Ministro dello sviluppo economico il seguente testo.
Il concorso bandito dall’ex Istituto per il commercio estero si è concluso – come lei ha richiamato – con la pubblicazione della graduatoria sulla Gazzetta Ufficiale del 30 aprile 2010. Ricordo che in ottemperanza alle norme miranti al contenimento della spesa pubblica si è provveduto all’assunzione di solo quattro unità per l’anno 2010 e di sette unità per l’anno 2011, dato che ai sensi della legge n. 244 del 2007 il numero delle unità di personale da assumere non può eccedere per ciascun anno il 20 per cento delle unità cessate nell’anno precedente. Il decreto-legge n. 98 del 2011, convertito nella legge 15 luglio 2011, n. 111, ha soppresso l’Istituto per il commercio estero, e successivamente con il decreto-legge n. 201 è stato disposto il trasferimento delle inerenti risorse di personale al Ministero dello sviluppo economico e all’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, di nuova istituzione. Il citato decreto stabilisce che con uno o più decreti di natura non regolamentare del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dello sviluppo economico, si individuano le risorse umane, strumentali e finanziarie, nonché i rapporti giuridici attivi e passivi facenti capo al soppresso Istituto da trasferire all’Agenzia e al Ministero; inoltre, con i medesimi decreti si provvede a rideterminare le dotazioni organiche di quest’ultimo. Con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 7 luglio il Dipartimento della funzione pubblica ha autorizzato l’ICE ad assumere 12 unità di personale.
La rimozione del limite all’assunzione da parte del Dipartimento stesso, acquistando efficacia solo il 5 ottobre 2011, ha come unico destinatario l’Istituto ormai estinto con decorrenza 6 luglio 2011 e non può essere in subordine fatta valere anche nei confronti del Ministero, soggetto estraneo il cui unico obbligo è quello di subentrare nelle risorse di personale, finanziarie e strumentali già in forza presso l’ICE alla data del 6 luglio 20011. Al riguardo si è chiesto il parere dell’Avvocatura dello Stato in ordine all’efficacia nei confronti del Ministero del citato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di autorizzazione all’assunzione.
Considerata l’urgenza e la delicatezza della questione, in attesa della risposta da parte dell’Avvocatura, il Ministero ha altresì coinvolto il Dipartimento della funzione pubblica nonché la Ragioneria generale dello Stato presso il Ministero dell’economia e delle finanze interpellando tali amministrazioni sulla medesima questione.
Pertanto, pur considerando le aspettative dei vincitori del concorso, occorre tenere conto della nuova situazione giuridica creatasi e delle nuove procedure stabilite dalla legge.

Replica dell’on. Luigi Muro

Signor Presidente, innanzitutto nella risposta del Ministro è contenuta anche, sia pur parzialmente, una piccola soluzione: sarebbe opportuno, per cominciare, disporre la proroga della validità della graduatoria e, poi, attendere – noi riteniamo che l’interpretazione sia positiva – il parere dell’Avvocatura perché, laddove si parla di estensione dei rapporti attivi e passivi, certamente vanno ricompresi, in questa accezione, anche i concorsi già espletati e pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale.

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