AGICOM24 – “Il 2020 sarà un anno importante ed impegnativo per la nostra comunità non solo perchè sono previste le elezioni del Sindaco e del Consiglio comunale ma per i tanti appuntamenti che ci attendono – dice LUIGI MURO – Prendo spunto dalla recente notizia della partecipazione al concorso nazionale che individua la città ” della cultura” italiana e che ha visto l’stanza di partecipazione avanzata dalla attuale amministrazione comunale.
Non mi attardo a sottolineare che è una iniziativa positiva perchè lo è oggettivamente nè che Procida meriti tutto il bene possibile perchè è auspicio che tutti noi sentiamo. Vorrei sottolineare come questa occasione possa diventare un esempio di condivisione della idea che la classe dirigente ( e non solo) abbia appunto di Procida.
Partecipare ad una manifestazione di interesse cosi ambiziosa deve essere una occasione non solo e non tanto per ” vincere” un sfida approfittando magari di qualche benevolenza governativa ma una opportunità di confronto di idee e uno sforzo di sintesi complessivo.
A nessuno è sfuggito come negli ultimi anni Procida sia diventata una meta turistica molto richiesta e che i nostri concittadini abbiamo agganciato questa richiesta con sforzi imprenditoriali a diverso livello ed intensità.
Se ciò è vero,come è vero, è necessario mettere in campo le massime sinergie su aspetti generali ben consapevoli delle diversità di vedute, di metodo e di personalità che sono presenti nei due schieramenti che si fronteggeranno per il governo dell’isola nei prossimi 5 anni.
Ci sono dei campi come la sanità, i trasporti ,l’urbanistica e lo sviluppo turistico che non possono essere ridotti a idee personali e personalistiche di amministratori o( peggio ) di piccole lobby ma devono coinvolgere al massimo le energie non solo politico-amministrative.
Partendo da questo presupposto si potrà affrontare il prossimo quinquennio con la consapevolezza di vincere le importanti sfide che ci attendono.
La prima è quella di fornire OPPORTUNITA’ DI LAVORO ai nostri giovani che sempre più spesso intraprendono la via del viaggio all’estero dove svolgono con profitto attività manageriali o anche più ” umili” legate al turismo.
Ovviamente non mi riferisco al campo marittimo che resta un fiore all’occhiello della nostra isola con nostri concittadini che si fanno onore non solo a bordo delle navi ma anche alla dirigenza delle compagnie , anche estere.
La seconda è tracciare una precisa identità della nostra isola che non prescinda da quello che di suo Procida riesce a trasmettere che non è poca cosa ma necessita di essere canalizzata con sforzi comuni e condivisi.
Consolidare la visione di Procida come la ” terza via” del golfo di Napoli e cioè di una realtà territoriale che non scopiazza le altre due isole ma mette in risalto la sua identità pronta ad affrontare le sfide della modernità.
La terza , non per ordine di priorità, è decidere il destino dei nostri tre gioielli principali:
LA CORRICELLA :
ci interessa sempre che diventi patrimonio dell’Unesco e pensiamo che possa essere lasciata allo spontaneismo di inziative singole?
L’ISOLA DI VIVARO :
immediatamente ogni iniziativa che riporti questa importante parte del territorio procidano nella sfera decisionale( sia pure concorrente) della nostra comunità ( da valutare la fattibilità di un esproprio in favore del Comune di Procida).
TERRA MURATA :
ci va bene che la massima aspettativa sia la visita guidata o la colazione all’alba? A noi NON VA BENE.
Insomma un’isola smart nella accezione moderna del termine e non nella sua traduzione letterale…….
Vinceremo la sfida?
Lo sapremo tra qualche anno…il problema non è essere di destra o di sinistra ma essere annoverati tra chi le cose le dice o le annuncia e chi invece le fa……